Editoriale

È un dovere promuovere l’audiovisivo “made in Italy”

Un rapporto annuale, un grande convegno internazionale e una newsletter

di Francesco Gesualdi (Presidente della Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo)

Potenzialità notevoli, criticità pesanti: superare le seconde per sviluppare le prime, studiare entrambe per stimolare un rilancio dell’audiovisivo “made in Italy” che possa riportare il Paese ai fasti di un cinema che sapeva sedurre l’immaginario internazionale.

L’Osservatorio Internazionale “Roberto Rossellini” sull’Audiovisivo e la Multimedialità” – il cui  acronimo è “Oiam” in italiano e “Iamo” in inglese – è un’iniziativa d’avanguardia promossa dalla Fondazione Rossellini per l’Audiovisivo, in partnership con IsICult e Luiss, avviata ad inizio 2010.

Obiettivo primario dell’iniziativa è l’acquisizione di dati affidabili e analisi oggettive sulla politica culturale e l’economia mediale nazionale ed internazionale, soprattutto per la promozione del “made in Italy” dell’immaginario.

Tra i target della Fondazione Rossellini vi è il rafforzamento strutturale – e quindi industriale – del nostro sistema audiovisivo: un sistema dalle enormi potenzialità, che, spesso e per differenti motivi, vengono limitate, per cause sia  endogene sia esogene. Questa auspicata industrializzazione ha necessità di strumenti informativi adeguati alla sfida.

Le potenzialità del nostro “made in Italy” audiovisivo sono grandi, e ancora non adeguatamentemesse a frutto. Le “merci dell’immaginario” sono il migliore ambasciatore dell’italianità: moda, design, gastronomia, industria del lusso… Il rapporto tra “merci materiali” e “merci immateriali” deve essere ottimizzato. E la cultura è il volano del marketing strategico più evoluto.

L’Osservatorio è uno degli strumenti operativi della Fondazione, affianca lo “Sportello Cinema” così come le attività di formazione e specializzazione professionale, ed ovviamente le iniziative promozionali, a partire dalla quarta edizione del RomaFictionFest, dal 5 al 10 luglio 2010.

L’Osservatorio Internazionale “Roberto Rossellini” sull’Audiovisivo e la Multimedialità” intende quindi divenire – avvalendosi di metodologie d’eccellenza – la fonte di riferimento per tutti coloro che operano nel sistema dei media, come centro di verifica, validazione, certificazione dei dati e delle analisi in materia di audiovisivo,media, cultura.
L’attenzione verrà concentrata sui media audiovisivi (cinema, tv, homevideo), ma l’approccio sarà assolutamente intermediale (e transdisciplinare), dato che ormai politiche ed economia della cultura non possono trascurare e dinamiche della convergenza multimediale e multipiattaforma. La Fondazione Rossellini mette gratuitamente a disposizione della comunità uno strumento di conoscenza di cui si lamentava l’assenza, non perché non esistano dati ed analisi,ma  perché mancano tecniche di validazione  dei dati: vorremmo si smettesse di “dare i numeri”, spesso, in libertà, parziali, frammentari, partigiani. E mancano chiavi di lettura organiche e strategiche.

Gli strumenti dell’Osservatorio Internazionale “Roberto Rossellini” saranno essenzialmente tre: un “rapporto annuale” sulla situazione dell’audiovisivo e la multimedialità; un “summit internazionale”, concentrato sulla presentazione del  rapporto annuale; una “newsletter” sui trend a livello internazionale.

Ho il piacere di firmare l’editoriale del numero 1 della Newsletter “L’Osservatorio”, che si pone – anch’essa – come  laboratorio aperto ai contributi degli operatori del settore, degli accademici, degli studiosi. La versione a stampa è inevitabilmente statica, ma il dibattito continuerà sulla rete, attraverso il sito www.iamo-observatory, messo on-line in contemporanea all’inizio del Fiction Fest.

Mi piace qui ricordare che l’acronimo anglosassone dell’Osservatorio, “Iamo”, corrisponde al nome di un personaggio della mitologia greca (Iamo, appunto), da cui nacque la dinastia degli iamidi, indovini e profeti di Olimpia…Non abbiamo certo la pretesa e la presunzione di divenire veggenti, ma ci piacerebbe essere in grado di intercettare, con adeguata scienza – grazie a Luiss ed IsICult, al Comitato Scientifico ed al Comitato d’Onore (e ringrazio tutti per la disponibilità) ed alla comunità intera degli operatori – i più interessanti trend del settore, sia a livello nazionale, sia europeo, sia mondiale.